Conflitti e dinamiche

Le azioni necessarie per la risoluzione completa

Spesso, nonostante si lavori ripetutamente su determinati conflitti o dinamiche, ci accorgiamo che essi si ripresentano di nuovo e spesso con maggior impatto emotivo. Innanzitutto, è importante premettere che spesso una problematica viene vissuta a più livelli di comprensione che ci permette così, di avere una visione globale dell’esperienza stessa e del suo completo significato. Ma, questa consapevolezza, avviene naturalmente solo dopo lo scioglimento del trauma vero e proprio che è necessario scuotere e rivivere profondamente per smuovere il blocco energetico collegato.

Una problematica che non consente lo scioglimento del blocco causato dal trauma, è dovuto al fatto che l’analisi della problematica stessa è stata vissuta da un punto di vista logico, mentale, razionale, ma senza un cambio di frequenza energetica sostanziale. In questo modo quindi , avremo solo la comprensione della causa, che genera in noi il malessere, ma non la risoluzione.

Si possono utilizzare strumenti, discipline e metodologie diverse che ci danno ulteriore conferma di questa problematica e in teoria quindi,  sappiamo tutto riguardo al trauma da elaborare e procediamo alla risoluzione perdonando e accettando l’evento e le situazioni collegate. Facciamo quindi pace con la dinamica o il conflitto e con le persone interessate ma, poi scopriamo che il problema è rimasto e si ripropone.

Questo è dovuto alla mancanza di frequenza energetica sostanziale per una risoluzione del blocco energetico. Se non vi è un cambio energetico a livello di frequenza sostanziale, il blocco generato dallo shock emozionale, rimane cristallizzato, quindi conosciamo pienamente da che cosa è stato generato ma non è risolto.

Ecco perché, per questo motivo, si spiega in vari ambiti la necessità di rivivere un trauma pienamente per poterlo lasciar andare. La capacità di arrivare a questo livello di elaborazione, per maturare il rilascio completo del trauma, può essere effettuata anche modificando sostanzialmente la propria frequenza energetica. Questa situazione destabilizza il blocco energetico sfaldandolo, in modo che il suo impatto emozionale sia ridotto, rispetto a quello che normalmente invece risulterebbe rivivendolo normalmente.

Quindi, si può affermare che è necessario riprodurre la stessa quantità di energia che ha generato il blocco energetico dovuto al trauma per poterlo sbloccare. Se riviviamo il trauma con una energia ridotta come intensità, non lo rilasceremo mai, ma continueremo a soffrire per la sua esistenza.

Rivivere pienamente un trauma, può essere un dolore talmente forte da spaventare le persone. Ecco perché per un processo risanatorio e di rilascio ottimale, l’approccio bioenergetico diventa una chiave di svolta. Cambiare la propria frequenza energetica in modo sostanziale, riduce il blocco conseguente del trauma e quindi l’intensità nel riviverlo è minore e perciò più facile da lasciarlo andare.

Quindi, per lasciar andare pienamente un conflitto è necessario riviverlo totalmente. Quando questo non è possibile, si può utilizzare il cambio di frequenza energetica come l’espansione di coscienza nel Metodo Summa Aurea®. In questo modo si riduce l’intensità emotiva, permettendo alla persona di poter rivivere il trauma per lasciarlo andare su un piano emozionale meno coinvolgente e con un livello energetico superiore che apre l’opportunità di una comprensione e risoluzione più elevata.

Metodo Summa Aurea

 

 

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