In ogni seminario viene spiegato, a diversi livelli, come si lavora sui propri conflitti, dinamiche, karma familiare, karma generale, ecc… Infatti, grazie al METODO SUMMA AUREA® si può comprendere quali sono i nostri conflitti, le nostre ferite, i nostri traumi, di cui alcuni magari ne siamo a conoscenza mentre di altri ne siamo ignari, di come quindi affrontarli e di come risolverli.
I corsi si basano sulla conoscenza profonda del problema di come si creano i blocchi fisici/energetici e di come risalire all’ origine che li ha generati per poi scioglierli.
Il percorso del conoscersi non riguarda solo gli aspetti psicologici; l’essere umano è un’entità multidimensionale, vale a dire costituita da quattro livelli interconnessi corpo, emozioni, mente e spirito. Conoscere se stessi vuol dire quindi non solo contattare la psiche (l’inconscio, la mente e le emozioni) ma anche il corpo e lo spirito. Oltre a questo bisogna riconoscere il fatto che sono tra loro inestricabilmente collegati, che ognuno influenza tutti gli altri e che solo attraverso una armonia tra essi è possibile pervenire alla salute globale.
Conoscere se stessi è in primo luogo un atto introspettivo che richiede di sapersi osservare e saper interpretare il reale significato delle proprie sensazioni, emozioni, intuizioni.
Oltre al saper osservare se stessi è utile anche sapersi guardare intorno, saper cogliere quei segnali che le altre persone e le circostanze della vita hanno in serbo per noi. Ogni accadimento, ogni situazione, ogni incontro o relazione con una persona è un’esperienza che — bella o brutta che sia — può insegnarci qualcosa. Qualcosa che riguarda in primo luogo noi stessi: ogni persona o esperienza è insomma come uno specchio in cui — se sappiamo guardare con attenzione — possiamo vedere riflesse parti di noi che al momento non conosciamo ancora o che non valutiamo correttamente. Ecco allora che di fronte ad ogni evento della nostra vita dovremmo chiederci: “Che cosa posso imparare da questa esperienza o da questa persona? Con quale parte di me che ancora non conosco essa può mettermi in contatto?”
Conoscere se stessi è essenzialmente un ampliare e affinare la propria consapevolezza, cioè la capacità di prestare attenzione a ciò che accade dentro e fuori di noi, interpretandolo correttamente. Ma per far ciò dobbiamo essere il più possibile liberi da pregiudizi, da condizionamenti, da credenze e schemi culturali, politici e religiosi, che possono distorcere la nostra percezione e il nostro giudizio. Nessuno è esente da pregiudizi e condizionamenti; se però accettiamo questa realtà con umiltà e disponibilità a metterci in discussione, possiamo ricercare in noi i pregiudizi e i condizionamenti, e piano piano ripulirci e liberarci. Il percorso di autoconoscenza comincia proprio da qui. Tuttavia quasi nessuno intraprende un cammino come quello della ricerca interiore per puro desiderio di conoscenza: si può anche essere convinti della sua importanza senza peraltro mai iniziare concretamente a percorrerlo. Perché ciò avvenga, perché la nostra pigrizia e la nostra paura del cambiamento vengano superate occorre una motivazione più forte, più drammatica se vogliamo, e questa motivazione nasce molto spesso da una crisi.
In questi ultimi anni si parla continuamente di crisi, e poche parole suscitano ansietà come questa. Vorremmo poterne fare a meno e quando compare nella nostra vita tentiamo con ogni mezzo di combatterla. Ma è davvero così negativa, la crisi, o non è invece una tappa insostituibile di ogni percorso evolutivo?
In effetti, la crisi svolge importanti funzioni sul piano della crescita: è un segnale forte che qualcosa non va nella nostra vita, e che non va da lungo tempo. Combatterla dunque non serve a niente, anzi, peggiora le cose, intorbida le acque, è altrettanto ignorare o eliminare la spia rossa che si accende sul cruscotto della nostra auto e che ci segnala un guasto: non solo eliminarla non risolve il guasto ma è anzi il modo sicuro per peggiorare la situazione.
La crisi è un sintomo, non l’ origine della nostra sofferenza, e non è il primo, ma l’ultimo di una lunga serie di segnali che noi abbiamo ignorato. Se si arriva alla crisi significa che abbiamo accumulato grande insoddisfazione e sofferenza senza affrontare i problemi che la generano; la crisi è il traboccare di un vaso che da tempo andava riempiendosi di lamenti e bisogni inascoltati della nostra anima e che ci obbliga a dialogare finalmente con noi stessi (o col nostro partner, figlio o genitore se si tratta di una crisi di relazione) per capire cosa c’è che non va.
Più siamo sordi ai messaggi di sofferenza, più rinviamo il prendere consapevolezza di ciò che non va nella nostra vita e nelle nostre relazioni, più improvvisa e tempestosa sarà la crisi — possiamo rinviarla ma non annullarla, e più in là si va più sarà grande la pena. Sono molti i modi in cui facciamo orecchi da mercante ai messaggi di malessere e sofferenza: taluni individui, molto egocentrici, si chiudono nel loro mondo illusorio in cui tutto sembra andare bene; altri si disperdono e distraggono in inutili ed estenuanti battaglie contro tutto e tutti; altri si immergono nel lavoro fino al completo isolamento e altri ancora, pur avvertendo il malessere, temporeggiano per anni e anni e “sopportano” con rassegnazione. Ma fortunatamente, per quanto sordo ai messaggi dell’anima e refrattario a qualunque crisi, ognuno, prima o poi, si trova a fare i conti con questo evento, seppur in forma tanto più esplosiva e drammatica quanto più a lungo è stata rinviata.
E’ necessario che ogni studente viva il percorso prima su se stesso per conoscere, affrontare e fare pace con i propri demoni e solo allora sarà pronto per aiutare e sostenere altre persone nei loro percorsi di consapevolezza, non solo teoria quindi ma la pratica concreta di come affrontare e risolvere ciò che si è visto di se stessi e che necessita di essere modificato.
Argomenti dei corsi sono:
- Le basi teoriche avanzate sui temi della coscienza di sé applicata alla psicosomatica;
- Funzionalità del cervello;
- Sviluppo del potenziale umano;
- Basi di psicosomatica;
- Conscio/subconscio;
- Amore e possesso;
- Impegno e Responsabilità;
- Autostima;
- L’Ego e l’Orgoglio;
- Paure e sensi di colpa.
- Il Rifiuto;
- L’Abbandono;
- L’Umiliazione;
- Il Tradimento;
- L’Ingiustizia;
- Imparare l’Autosservazione;
- Il dolore e la sofferenza;
- Assunzione di responsabilità della propria vita;
- Sciogliere i legami;
- Aprire il proprio Cuore;
- Come vivere la Morte.
Fulcro del lavoro sui conflitti è l’Espansione di Coscienza che si crea attraverso le Tecniche del METODO SUMMA AUREA®, perché è grazie allo stato neurologico e fisiologico che si crea nella persona è possibile accedere agli stati più profondi del proprio inconscio e lavorare sui blocchi e traumi qui presenti.
Grazie alle modalità pratiche del METODO SUMMA AUREA® si intende dare quindi un forte contributo nel guidare le persone verso il risveglio della coscienza. Prendendo infatti coscienza della causa principale del malessere che affligge la persona si prende coscienza delle cause che hanno scatenato l’evento. Ciò accade sovente nell’insorgenza delle malattie psicosomatiche, dove un particolare periodo della vita, delle situazioni che si vivono o la vicinanza con determinate persone sono all’origine di malattie e disturbi.
NOTA:
Con la conoscenza autoindotta si cerca gradualmente di far capire alla mente della persona quali sono questi eventi, di prendere quindi piena conoscenza dei conflitti e dei condizionamenti, di affrontarli, per mettere in moto un processo di guarigione.
Le malattie psicosomatiche vengono indotte dalla mente e quindi i risultati di questa induzione si presentano sotto forma di malesseri di varia natura.
In questo percorso si percorre la strada contraria. Trasformare, una situazione di malessere indotta dalla mente stessa, portando quindi ad un nuovo cambiamento dello stato di salute ma in positivo, attraverso l’Apertura del Cuore e la Connessione a Piani di Coscienza profondi.
NOTA :