La Via del Risveglio Spirituale: come riconoscere il Maestro (Insegnante e guida)

In questo periodo di grande fervore energetico e spirituale di grande cambiamento, in molti sono alla ricerca di un Percorso di Crescita personale e Spirituale reale e qui vi forniremo gli elementi sia per trovare il Percorso, sia per riconoscere un Insegnante vero da un capo di una setta o dai commercianti di spiritualità.

Il Maestro o Insegnante del Percorso di Risveglio è padrone della Conoscenza, promotore della Verità e con Fedeltà riporta la Volontà di Dio Padre e Dio Madre Celesti, in terra e ne è mezzo di diffusione.

È un Fratello o Sorella maggiore, è prodigo in consigli e ti sprona, ti indirizza nella Via per tornare a Dio.

Per indirizzarvi al meglio, vi riporto un estratto tratto da “Sulle orme del Maestro di Baker-Hansen”.

>> D’altro canto, evitate di confondere il trattamento rude che a volte potrete ricevere dal Maestro o dall’Insegnante, con la volontà di nuocervi. Al contrario, può darsi che abbiate raggiunto una fase, sul sentiero del Risveglio, in cui qualche cosa dentro di voi ha bisogno di uno shock, e quella che vi può sembrare una punizione o rimprovero è invece una amorevole, anche se un poco amara, medicina del cielo.

Quando ciò accade, evitate di lamentarvi e di piagnucolare andando dal Maestro, semplicemente proseguite nel vostro lavoro. Lui sa quando mettere sulla vostra strada ciò di cui avete bisogno, e sa quando avete acquistato la capacità di ottenere quello che vi serve senza il suo aiuto, perché la vostra volontà è diventata abbastanza forte. Non lamentatevi se le cose cambiano, i cambiamenti sono necessari, se ci deve essere crescita. Le vecchie abitudini ed i vecchi modi di pensare, i codici di condotta ormai obsoleti, devono essere spazzati via per far posto al nuovo tessuto spirituale.

Il Maestro sa tutto di voi e mentre voi vi trovate intrappolati in una piccola valle lui vi guarda dalla cima della montagna e sa tutto ciò che vi circonda.

Il Maestro vi aiuta ad essere indipendenti soprattutto da lui. Imparare ad avere fiducia in voi stessi e, imparare a esprimere chi siete spiritualmente, è il suo obbiettivo. Lui vi amerà sempre e sà sempre quando non potete farcela da soli e avete bisogno del suo aiuto.

Imparate ad accettare le responsabilità delle vostre azioni. Grandi responsabilità vengono affidate a chi segue il sentiero del servizio a favore dell’umanità<<.

Quanto descritto ben evidenzia come il Maestro si approccia nel rapporto coi  discepoli e a quanto detto da Baker-Hansen mi sento di aggiungere, per esperienza diretta con un Maestro che ho riconosciuto nella mia vita come tale:

  • È aperto al confronto e alla discussione
  • Evita il proselitismo e non ama essere incensato e riverito
  • Rifiuta lodi eccessive e ancor meno preghiere “damore”, inquanto: “ogni lode e preghiera verso di me è una preghiera in meno verso Dio Padre e Dio Madre Celesti”
  • Ti insegna a fare esperienza di Dio, anziché fornirti solo concetti

Quindi un Maestro, ti porta in un Percorso di Risveglio Reale quando ti aiuta a trovare il tuo nome d’Anima, quindi alla comprensione della tipologia di Anima che sei, quale è lo scopo, il significato della tua vita terrena e ti guida, attraverso delle pratiche a fare esperienza di Dio ma anche a entrarne in contatto diretto, in piena autonomia. Cioè ti aiuta a esprimere Te stesso per ciò che sei divinamente.

Se un Maestro non è in grado di fare questo, allora il suo è semplicemente un percorso di conoscenza ma non è un percorso di Risveglio.

Riporto un sonetto di W. Shakespeare che introduce la differenza tra un Maestro e un capo setta che cerca di comportarsi da maestro spirituale.

Quelli che han potere di ferire e non lo fanno,

Che non usano la forza in loro manifesta,

E altrui muovendo, pari a pietra stanno,

Freddi, non tocchi, a tentazioni lenti:

Godono davvero ogni favore dal cielo

E proteggono da spreco i beni del creato;

Questi son signori e padroni del loro volto,

Gli altri non son che servi delle loro doti.

Dona fragranza allestate lo sbocciar di un fiore

Anche se vive e muore soltanto per sé stesso,

Ma se quel fiore s’infradicia d’infimo contagio

La più vile erbaccia, fiore parrà al confronto:

Più una cosa è dolce, più agra diventa se infetta,

Imputriditi i gigli puzzan ben più di erbacce.

 

I capi setta che si spacciano per maestri spirituali, si riconoscono dal fatto che sono nel giudizio perenne, tendono a separare e ad allontanare tutti quelli che pensano in modo differente.

Sono intolleranti quindi verso i dissidenti, perché hanno paura di essere messi in discussione e quindi lesa la loro autorità di capi.

Allontanano in tutti i modi chi non è disposto a sottostare al pensiero unico, quello del capo, che invece sarà prodigo di riconoscimenti per i seguaci che rimangono a lui/lei fedeli, perché da loro riceve energia e sostentamento. Infatti il suo potere fittizio è legato, esclusivamente, ai seguaci che lo riconoscono come tale.

Si avrà così una autorità riconosciuta a cui tutti rendono omaggio. Il capo setta lavora per il proprio riconoscimento mentre parla di Dio.

Il Maestro/Insegnate lavora esclusivamente per Dio e la sua azione è atto di servizio e devozione,
verso gli unici a cui abbia senso essere Devoti e Fedeli: Dio Padre e Dio Madre Celesti!

 

Chiudiamo velocemente con i commercianti di spiritualità.

Sono semplicemente persone che hanno acquisito in varie modalità dei contenuti più o meno coerenti, più o meno veritieri e lì diffondono esclusivamente per interesse e profitto. Spesso cercano di incantare  con qualche effetto speciale, cioè capacità risvegliata o presunta, in modo da evidenziare la loro superiorità e promettendo anche agli altri il recupero di tali superpoteri o doni.

Questa tipologia di percorsi non insegnano come lavorare su se stessi e sulle proprie dinamiche, sulle proprie ombre profonde e quindi sull’acquisizione della consapevolezza interiore, necessaria per recuperare la propria e vera espressione divina. Essi offrono contenuti allettanti ma spesso illusori limitati alla pratica in se stessa senza nulla che riesca a risolvere e colmare il vuoto interiore dovuto alla incapacità di ritrovare Dio realmente.

 

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